1 maggio
2013, festa del Lavoro. Una ricorrenza che in realtà ricorda una manifestazione
organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del Lavoro per ricordare le
battaglie operaie volte alla conquista di un diritto ben preciso: l’orario di
lavoro. Oggi
si festeggia partecipando a manifestazioni e concerti dove non manca mai il
clima della gita fuoriporta e cioè vino, birra, pasta al forno e carne
arrostita. Ma questo, a quanto pare, non ha importanza. Quel giorno – in un
atmosfera surreale – si festeggia il LAVORO. Anche quello che non c’è, anche quello che decine di padri di
famiglia perdono ogni giorno oppure quello che per i giovani rimane una
chimera. Quel giorno, dopo aver
sfruttato la mattina per fare piccoli lavori domestici, all’ora di pranzo
mentre mi recavo presso il pub Blu Forrest, all’interno del boschetto Comunale,
notavo che dentro la struttura geodetica – inaugurata in pompa magna e
consegnata alla cittadinanza lo scorso venerdì 11 marzo – stazionava e
sguazzava una miriade di gitanti che dopo aver divelto la rete di recinzione
non aveva neanche dovuto forzare la porta perché “qualcuno” aveva dimenticato
di chiuderla. Essendo a conoscenza che quella struttura, non ancora ultimata ,
graverà sul bilancio Comunale per non so quanti anni, ho ritenuto opportuno
contattare subito due ventenni Ri-Prendini per fotografare e filmare
l’accaduto. Dopo aver documentato la situazione, ho avvertito il primo
cittadino – l’On. Franco Ribaudo. Mi risulta che il sindaco, interrompendo il
pranzo del 1° maggio (festività a lui
cara quanto lo è la Pasqua per il Papa )
ha attivato i Vigili Urbani in servizio e i Carabinieri e si è recato sul posto. Non conosco quale
effetto ha sortito il nostro intervento. Qualcuno leggendo queste righe
definirà il nostro operato come una delazione , una spiata. Non è così.
Controllare e difendere il proprio territorio è qualcosa che nasce dal cuore ,
è qualcosa che mostra quanto ami quel posto , quanto ti appartiene
e quanto tu appartieni a lui.
Continueremo su questa strada.
Orgogliosi di vivere a Marineo! Orgogliosi di essere Marinesi!
Per Ri-Prenditi Marineo, Giovanni Di Salvo
la cultura della "spiata" fa parte di quell'atteggiamento mafioso che ormai deve essere fuori dalla cultura siciliana. Non posso che ringraziarvi per quello che avete fatto perchè quella è anche casa mia e di tutti i Marinesi. L'assessore allo sport (se cosi si può definire) dovrebbe anche prendersi cura degli impianti ma sarà stato anche lui ad arrostire il crasto. E per crasto avranno preso a caso uno di loro.
RispondiEliminaGrazie Giovanni.
RispondiEliminaQuel "Pallone" non dovrebbe essere solo "TUO FIGLIO"
ma un Nostro concittadino, e come tale (SOPRATTUTTO DOPO QUELLO CHE SI E' SPESO) dovrebbe essere controllato e vigilato da un impiegato comunale come si deve, ma anch'esso stava magari arrostendosi la sua "Meritatissima" porzione di Crasto... Ragazzi continuate/iamo così, il Nostro è un Paese stupendo, monitoriamolo e spiamo queste faccende!!! insomma RIPRENDIAMOCELO.......
Giovà ma quale spiata, hai fatto benissimo il bene comune è bene di tutti e tutti dobbiamo sentire il dovere di conservarlo. Noi non abbiamo ereditato dai nostri genitori, ma abbiamo in prestito dai nostri figli.
RispondiEliminaVincenzo
Hai fatto bene Giovanni se l'avessi visto io per primo, avrei fatto la stessa cosa. Questo è l'esempio che tutti noi dovremmo seguire. Infame è colui che non ha le palle a denunziare le cose!!!! Con stima.
RispondiEliminaBravo Panella!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
RispondiEliminaSolo Giovanni ha avuto il coraggio di denunziare questo fatto. Non capisco come mai l'Ass. Millennium non si pronuncia in merito. Eppure, uno dei suoi membri scrive su la Rocca degli articoli che riguardono lo sport, il vandalismo e così via.
RispondiEliminaGrande Giovanni. A Marineo la pallavolo sei tu. Eppure, hai lavorato sempre sodo e in silenzio per lunghissimi anni. Al contrario, c'è chi ha sempre diretto e comandato riempendosi per trenta anni la bocca con il gemellaggio come se fosse stato solo lui l'autore e l'esecutore di tutto. Grazie a Dio il gemellaggio è di tutti e non di chi vuole cambiare la realtà con il "mantra": "sono stato io...", "sono stato io" all'infinito come se il dire ossessivamente una cosa (che poi non è vera) significasse inchiodare nella memoria collettiva quella realtà delle cose che lui vorrebbe fare intendere. Dico tutto questo, poichè la gente come Giovanni Di Salvo dovrebbe essere ricordata per quello che ha fatto. Una rivoluzione nello sport e dello sport. Non solo nella pallavolo ma nel modo di intendere lo sport di intere generazioni. Di questo ti ringrazio e mi rammarico che Giovanni non sia stato considerato per quello che è. Mi rammarico che nessuno delle tre liste l'abbia proposto come Assessore. Caro giovanni meriti di più. Con affetto e stima, un tuo carissimo amico che ti vuole bene anche se non è sempre presente.
RispondiEliminabè dire che ha fatto bene a denunciare il fatto è poco ma dire che la pallavolo è lui non è corretto , certo avrà fatto tanto ma è sempre fermo allo stesso punto ..
EliminaGiovanni è un vero esempio di "cittadinanza attiva"
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